mercoledì 30 dicembre 2015

arte...

Dopo lunga pausa ecco la seconda puntata sul tema arte... Autore Svedese naturalizzato Austriaco, Martin Van Meytens fu il ritrattista ufficiale della corte Austriaca. 

Suora in Preghiera - Martin Van Meytens (1731)

Ai lettori si lascia l'esercizio di scoprire chi fu la modella... se ve ne frega qualcosa :D

BUON ANNO NUOVO! 

domenica 20 dicembre 2015

Ritrovamenti nelle bozze

Normali dialoghi famigliari 

( e sì noi siamo davvero così)

"Fammi un panino con la marmellata di ciliege "
"Per favore ,
"Ed io cosa ho in cambio? "
"La mia Bernarda sempiterna. Cioè, la Bernarda è mia ma tu hai diritto di passaggio sempiterno "

martedì 15 dicembre 2015

Scottata

Scusate per il mio lungo silenzio, ma come ben sapete Pamela o A'tuin's Lady è un alterego sottile che spunta di tanto in tanto in una normalissima donna che fa le cose che fanno tutte le altre donne al di fuori del letto.

Il titolo è " scottata" ed ha un suo perchè.

Le ultime 2 avventure in club per scambisti sono state molto molto deludenti.
Io non sono una di bocca facile: cioè a tavola non faccio la schizzinosa ma "a letto" sì, eccome. Non sto a guardare il tuo fisico, ma se non mi ispiri non c'è partita, peggio ancora quando cerco di accontentarmi e 9 volte su 10 mi pento della decisione presa. A complicare la lingua che non la parlo ancora bene perciò levato il discorsi " testa" mi rimane altro che affidarmi a tutti quei piccoli segnali che il corpo manda e parla delle persone e talvolta sono più eloquenti delle parole.

Comunque dopo il May Hof e lo Chateau Deux, a settembre non siamo andati più da nessuna parte, sia per mancanza di tempo che per mancanza di interesse. Non mi va molto di essere usata per tirarlo dritto a vecchi o ricevere masturbazioni senza passione ed arte: i soldi  e il tempo per andarci preferisco usarli in altro modo. Tipo una giornata in una spa con possibilità di fare immersioni e una cena fuori in un buon ristorante, dormendo poi nel mio letto che è comodo e pulito.

A rincarare la dose ho anche portato a casa un piccolo regalino, non so se dall'ultimo o dal penultimo locale: una semplice infezione vaginale ( per fortuna!!!!), passata con 6 giorni di antimicotico ed altrettanti di "enterogermina per bernarda".
Ora sono sotto osservazione per capire se c'è un effetto ping-pong tra me e Sir ed eventualmente ripetere la cura, ma di coppia.
Capirete che da qualche parte qualcosa non va.

Le mani non passate di anti batterico?
La lingua?
O i materassi perchè i teli sono troppo piccoli?

E' una piccola cosa per carità e per fortuna, ma voi onestamente andreste a sputtanare dai 100 ai 200 euro per fare sesso non sempre apprezzabile, con sconosciuti, di cui non potete avere certezze sul perfetto stato di salute o di igiene, con cibo a volte discutibile e letti che dipende da quanto spendi in più per essere comodo, mettendoci anche un paio d'ore di strada solo per arrivare?

Sinceramente a me non va più.
Unica eccezione tornare al fun and joy dove i soldi sono spesi bene anche se sesso lo facessi solo ed esclusivamente con Sir.

Per il sesso ordinario famigliare sono io la prima a stendere un velo pietoso.
Sappiate che Sir è candidato alla santità.
Mi piace sempre, ma non ho interesse. Spesso lo vivo come un dovere, piacevole, più che come un momento di intimità coniugale, poi altre volte riesco a farmi coinvolgere e mi diverto anche un po' di più.
Sopporto le informazioni che Sir mi racconta dal sito per scambisti a cui ci siamo iscritti, ma non mi importa quasi nulla di sapere che la coppia taldeitali trova bello il mio culo con il plug.
Mi interessa invece di più sapere da Sir (tiene lui i contatti: è più facile) se ci si sente ancora con quelle 2-3 coppie con cui ci siamo divertiti, perchè al di là del sesso sono proprio persone gradevoli, con cui mi piacerebbe proprio coltivare anche rapporti di amicizia.
Vivo male anche il parlare di contraccezione in termini chirurgici (vasectomia, salpingetomia o addirittura ovariectomia) o  impiantologica come la spirale, a scelta se di rame o progestinica, giacchè la pillola non posso prenderla: non avendo poi tutto sto enorme movimento una soluzione radicale e definitiva come quella chirurgica o meno invasiva e reversibile in caso di reazioni avverse come la impiantologica, non mi va per niente. Il gommino a conti fatti rimane la soluzione migliore, anche se Sir inizia ad essere stufo della mancanza di contatto o di fare il coniglietto saltante.

Ecco ora ho vuotato il sacco. Nonostante so che la cosa non farebbe per nulla piacere a Sir, per me attualmente se il sesso non esistesse sarei pure più felice.

martedì 29 settembre 2015

Altri blog

Casualmente mi sono imbattuta in questo blog:


e lo trovo davvero carino.

una guida per chi vuole addentrarsi prima teoricamente in un mondo nuovo, la scoperta della propria sessualità, o capire meglio cosa gli sta succedendo.

so ch chi passa di qua non ha problemi a leggerlo e magari scopre qualcosa che gli fa dire  " toh non lo sapevo" e che saranno pochi quelli che ne avrebbero davvero bisogno come il sole di primo mattini per fare sbocciare la propria sessualità repressa.

Però perchè no? Perchè non parlarne qui e poi magari farlo uscire fuori da altre parti?

venerdì 18 settembre 2015

talvolta non ci sono seconde possibilità

Delle ultime 2 avventure nei club ho solo scritto un elogio alla capacità di Sir di resistere con il gommino.

Ho omesso di raccontarvi di A. che ha dato la paga a Sir, me e suo marito.

Però ho voglia di parlavi di qualcosa, voglio parlarvi di masturbazione.

In queste poche esperienze ho notato una cosa davvero triste: sono pochi, sia uomini che donne, che hanno un approccio alla masturbazione femminile rispettoso e delicato. Senza distinzione di sesso od età mi è capitato per lo più un approccio brutale di vario grado, talvolta tollerabile talvolta assolutamente no. Solo i the fabolous duo hanno avuto un approccio delicato rispettoso e sensibile alla masturbazione, che tra l'altro trovo fondamentale per capire come dare piacere: agitarsi in modo brutale come uno sbattitore elettrico mi suona tanto di chi non ha il benchè minimo interesse di capire cosa sta succedendo ma di " correre" al traguardo.
Il fatto è che fretta e brutalità a me fanno scappare la poesia: se sbagli il primo approccio alla Bernarda infastidendomi o addirittura facendomi male, sì giochicchio un po' con te, ma non vedo l'ora che ti levi dai piedi.

Che poi mi chiedo, sono solo io quella a cui non piace così brutale?

A vedere le reazioni delle signore che passano sotto le mie mani o quelle di Sir, anni luce più delicato di questi personaggi e comunque non delicato quanto lo vorrei ( è un lungo addestramento), non mi sembrano affatto lamentarsene.

Devo diventare un po' brutale anch'io e dire qualcosa del tipo" se questo è il tuo modo di scoparmi come se fossi un pollo da farcire allora puoi andare da un'altra parte".
Un paio di volte mi è parso che sia una specie di modo di "pagare" per una prestazione sessuale: io ti masturbo prima così tu mio fai un sega un pompino o qualcos'altro. Non dico di metterci cuore anima o sentimento, ma cazzo un minimo d'attenzione!
L'ultima volta ne ho trovati 2 che mi devono aver preso per la rizza cazzi di turno, peccato che per quando abbia cercato di dargli qualcosa, di " tirargli su il morale" non ci sia stato verso, e una delle due mogli che esordisce con " dai tu che sei Italiana fai vedere quanto sei focosa", beh la dice lunga sul fatto che al marito non tira più da un bel pezzo.
Tutti e due hanno cercato di masturbarmi; intendo cercato perchè se prima ancora di abbracciarmi o di accarezzarmi mi metti una mano sulla figa per infilarci dentro un dito, scordati di provarci una seconda volta,e il modo migliore per nasconderla è sedersi sui talloni.
Mi sono anche divertita ad avere in mano questi 2 cazzi molli cercando di dargli la vita, ma sono una donna di scienze, non di fede, e so che non esistono ne la resurrezione ne il soffio divino donatore di vita, e che dopo un certo periodo la respirazione artificiale e il defibrillatore non servono a nulla, e in quel caso il tempo limite l'avevamo superato da un pezzo.
Uno di questo signori ha cercato di tirarsi su da solo abbracciandomi da dietro e agitandosi contro di me come un coniglietto in amore: giuro sentivo più il suo soffice cuscino addominale che il suo cazzo.
Triste anche l'altro tizio che prima cerca di sbattermi in gola il suo budino molle, e poi quando cazzi in mano e pompino a sir cerca a tutti i costi di girarmi la testa facendomi pure male.

Davvero devo svegliarmi un po' prima a capire le intenzioni degli altri e soprattutto diventare un po' più brutale mettendo dei limiti a rischio di diventare offensiva.

martedì 25 agosto 2015

il mio orgoglio

Per fatti della vita, capita che io non possa prendere la pillola.
Per gli stessi fatti della vita non posso nemmeno usare l'anello vaginale.
Per altri fatti della vita capita che io non possa nemmeno mettere la spirale.
Per fatti per lo più noti solo all'Italia non mi è stato possibile avere un diaframma.
Per altri fatti ancora la soluzione chirurgica non è nemmeno stata presa in considerazione.

Perciò per evitare di nuovo pause lunghe nel blog, e il suicidio della stessa per l'arrivi di un altro erede, i metodi anticoncezionali sono fondamentalmente due: il salto del coniglio e il caro buon vecchio gommino.

Va bene anche i pompini e la trastullazione del picio valgono come metodi anticoncezionali.

Ma facciamo il punto sul gommino.

allora alzino la mano chi tra i signor lettori di questo blog "soffrono" il preservativo. Insomma quanti di voi indossandolo per le buone norme di sesso sicuro si ritrovano con un pisello permaloso che decide di perdere tutto l'entusiasmo avuto fino a quel momento.

Ecco vi vedo. Siete un bel po'.

Nei club in cui andiamo tutti sono d'accordo sul sesso sicuro. Nessuno cerca di scopare senza gommino. Magari se ne fregano un po' di più dell'uso corretto degli asciugamani, ma fino ad oggi se non scopi con tua moglie tutti i signori lo fanno da vestiti. e appunto di " vestito" si tratta, perchè puoi essere prestante e atletico, ma se giacca e cravatta non li sai portare, sembri un "coso" agghindato e basta. Ecco la stessa cosa vale per il pisu: se non sei abituato a tenere su il gommino non ce la fai.

Così Sir che è abituato ad essere "ben vestito" (solo gommini capiamoci, perchè se parlassi di giacca e cravatta.....) ha il suo bel portamento fiero ed eretto, che mantiene a lungo anche dopo le sue esternazioni di piacere, e che è stato la delizia di almeno un paio di signore in queste scorribande nei club.

Io invece ho trovato uomini che stavano bene in giacca e cravatta. Peccato che erano nudi.

domenica 23 agosto 2015

Altre gitarelle

Lo so, lo so state aspettando il resoconto della nostra gitarella di settimana scorsa, ma... a volte sedersi concentrarsi e far venire a galla le parole e le sensazioni giuste non è proprio facile. Potrei riassumere tutto con poche parole, ma... no non sarebbe più il mio blog!

Così vi faccio partecipe della gita-scappatella di ieri.


Ieri ho avuto mezz'ora di tranquillità "risicata" a pochi passi da un grosso sexy shop.
Mi ci sono tuffata dentro, perchè di tutto quel nero che vediamo nei club non se ne può più: ci vuole qualcosa di porco ma di raffinato ed elengante: perchè non è il contenitore che va "la zoccola da club", ma il contenuto, e a me piace presentarmi bene. Insomma inutile mettersi un bel tubino a rete nero se poi scopi comeuna gatta morta. ( e non parlo di me qualora aveste avuto dubbi)
Dopo la prima volta al fun and joy, dove mi sono presentata con una sottoveste in seta lucida nera,  che comunque aveva la sua eleganza rispetto ai vestitini da sexy shop chi in latex chi in rete chi mezzo e mezzo, ho optato per schiaffeggiare il nero con una sottoveste rosa in seta di intimissimi di una semplicità quasi monacale, ma che di certo non poteva passare inosservata. Però dopo 3 volte consecutive un po' mi sarei scocciata.

Così sono entrata nel sexy shop per trovare qualcosa che mi piacesse e che non fosse nero.
entro e  m'imbatto in un vestitino azzurro semplice delizioso e corto il giusto. Ma non posso fermarmi alla prima cosa e vado un po' avanti, e la mia attenzione viene monopolizzata da qualcosa di rosso con pizzi e lacci. Lo prendo lo provo e sono molto titubante: mi piace l'effetto che fa anche se solo a mezzo, ma è laborioso tanot da mettere che da togliere, ma alla fine vince e lo porto a casa.

Indossato per benino trovo che l'effetto è mille volte meglio di quel poco che ho visto nello spogliatoio strampalato del negozio.

Io mi trovo bellissima e dannatamente sexy tanto da farmi sangue anche da sola. Voi che ne dite?


p.s. la foto è sfocata, prendetevela con Sir.

mercoledì 12 agosto 2015

Dove?

Il post apriamo le danze è stato scritto in un viaggio in metropolitana tra casa e lavoro insieme.
Divertente come la situazione evolva.
Colonia è una piccola enclave Italiana, facile trovare qualcuno che parla italiano di fianco a noi e la situazione è stuzzicante almeno per me: mi piace l'idea di sapere che qualcuno si imbarazza o si eccita sentendo i nostri discorsi privati.
Sir si imbarazza di più e soffre (il pene dell' inferno) mentre digita sul telefono: scrive lui che è più veloce di me (e non solo a scrivere :P ). soffre anche per il bilinguismo pensando a tutto ciò che anche in tedesco può essere compreso.  Mentre  sogno e mi eccito all'idea di essere ascoltata da orecchie indiscrete durante la dettatura delle zozzerie a Sir, lui  s'imbarazza al sentire la parola  'clitoride', comprensibile anche da germanofoni,

Ma di cosa ti imbarazzi tesoro non sai che 'clitoride' in italiano vuol dire "succhiami il cazzo puttana"? Gli sussurro in un orecchio.

Scoppiamo a ridere entrambi.

Ops la mia fermata è giunta e scendo dal treno lasciando un Sir voglioso e col cazzo duro....

Grandissima soddisfazione.

lunedì 10 agosto 2015

garbati insulti


Con questo post inauguriamo un nuovo tag " bozze ripescate" perchè abbiamo un sacco di cose rimaste in sospeso e anche se sono delle vaccate tanto così per ridere come questa vale la pena pubblicarle

sabato 8 agosto 2015

Letture estive

Mentre cerco di riordinare le idee per la prossima serie di racconti swing club vi consiglio una lettura estiva.



" Qualche settimana prima della nascita di Chantal aveva perduto la voglia di sesso, e non le era tornata fino a quel momento. Ma quello stato d'animo si era dissipato a poco a poco nelle ore successive, mentre si accordavano goffamente per restare soli, come due adolescenti che cercano di sfuggire ai genitori per amoreggiare.
«Vieni a sederti qui» disse Ellis.
Jane gli sedette accanto sul sacco a pelo. Guardarono il villaggio immerso nel buio. Non si toccavano. Per un momento vi fu un silenzio forzato. «Nessun altro è mai venuto qui» commentò Jane, tanto per dire qualcosa.
«Perché ci venivi?»
«Oh, mi sdraiavo al sole senza pensare a niente» disse Jane; poi pensò Oh, al diavolo, e disse: «Non è vero. Mi masturbavo».
Ellis rise, la cinse con un braccio e la strinse a sé. «Mi fa piacere che tu non abbia ancora imparato a misurare le parole» disse.
Jane si girò verso di lui. Ellis le baciò la bocca, dolcemente. Gli piaccio per i miei difetti, pensò Jane, per la mia mancanza di tatto e i miei scatti e le mie imprecazioni, la mia cocciutaggine e i miei pregiudizi. «Non vorrai cambiarmi» disse.
«Oh, Jane, mi sei mancata tanto.» Ellis chiuse gli occhi e parlò sottovoce. «Molte volte non mi accorgevo neppure che mi mancavi.» Si sdraiò attirandola a sé, e Jane gli finì addosso e gli baciò dolcemente la faccia. L'impaccio si dileguò rapidamente. Pensò: L'ultima volta che l'ho baciato non aveva la barba. Sentì le mani di Ellis muoversi per sbottonarle la camicia. Non portava reggiseno, perché non ne aveva uno abbastanza grande, e si sentiva i seni molto nudi. Gli insinuò una mano nella camicia per toccargli i peli intorno al capezzolo. Aveva quasi dimenticato le sensazioni del contatto con un uomo. Per molti mesi la sua vita era stata popolata dalle voci tenui e dalle facce lisce delle donne e dei bambini, e adesso voleva toccare una pelle ruvida, cosce dure, guance ispide. Gli affondò le dita nella barba e gli aprì la bocca con la lingua. Le mani di Ellis le toccarono i seni gonfi, e lei provò una fitta di piacere… e allora capì ciò che stava per accadere e si sentì incapace di evitarlo, perché al momento stesso in sui si scostava bruscamente da lui sentì i fiotti di latte caldo che le sprizzavano dai capezzoli sulle mani di Ellis, e arrossì di vergogna e disse: «Oh, Dio, scusa, è disgustoso, non è colpa mia…».
Ellis la fece tacere posandole l'indice sulle labbra. «Non importa» disse. Mentre parlava le accarezzò i seni che divennero completamente bagnati. «È normale. Succede sempre. È sexy.»
Non può essere sexy, pensò Jane, ma lui cambiò posizione e le accostò la faccia al seno e incominciò a baciarglielo e a accarezzarglielo, e a poco a poco lei si rilassò e la sensazione incominciò a sembrarle gradevole. Poi sentì un'altra fitta acuta di piacere quando dai seni uscì un altro fiotto, ma questa volta non si agitò. Ellis mormorò «Aaah» e la superficie ruvida della lingua toccò il capezzolo delicato e Jane pensò: Se li succhia, credo che verrò.
Come se le avesse letto nella mente, Ellis chiuse le labbra intorno a un lungo capezzolo e lo succhiò mentre teneva l'altro tra pollice e indice e stringeva dolcemente e ritmicamente. Jane si abbandonò impotente a quella sensazione; e mentre i suoi seni sprizzavano latte, uno nella mano di Ellis e l'altro nella sua bocca, rabbrividì irrefrenabilmente e gemette fino a quando la sensazione finì e lei giacque su Ellis.
Per un po' si lasciò pervadere dalle sensazioni: l'alito caldo sui seni bagnati, la barba che le graffiava la pelle, l'aria fresca della notte sulle guance accaldate, il sacco a pelo di nailon e il suolo duro. Dopo un po' la voce smorzata di Ellis disse: «Sto soffocando».
Jane si staccò. «Siamo strani» disse.
«Sì.»
Lei ridacchiò. «Lo avevi già fatto altre volte?»
Ellis esitò un momento, poi disse: «Sì».
«Che…» Jane si sentiva ancora un po' imbarazzata. «Che sapore ha?»
«Caldo e dolce. Come il latte in scatola. Sei venuta?»
«Non te ne sei accorto?»
«Non ero sicuro. Qualche volta è difficile capirlo.»
Jane lo baciò. «Sono venuta. Un piccolo orgasmo, ma inconfondibile. Un orgasmo mammellare.»
«Io stavo quasi per venire.»
«Davvero?» Jane gli passò le mani sul corpo. Ellis indossava soltanto la camicia e i calzoni ampi, come gli afgani. Sentì sotto le dita le costole e l'osso dell'anca: aveva perduto lo strato di grasso sotto la pelle che hanno tutti gli occidentali, eccettuati i più magri. La mano incontrò il penev eretto all'interno dei calzoni. Disse «Ahhh!» e lo afferrò. «È piacevole» disse.
«Anche per me.».
Jane voleva dargli lo stesso piacere che aveva dato a lei. Si sollevò a sedere, gli slacciò il cordone dei calzoni e tirò fuori il pene. Lo accarezzò dolcemente, si chinò a baciare la punta. Poi, in un guizzo malizioso, domandò: «Quante donne hai avuto dopo di me?».
«Continua a fare così e te lo dirò.»
«D'accordo.» Jane riprese a accarezzarlo e baciarlo. Ellis taceva. «Bene» disse lei dopo un momento. «Quante?»
«Aspetta, sto ancora contando.»
«Bastardo!» disse Jane, e gli morsicò il pene.
«Ahi! Non molte, davvero… lo giuro!»
«Che cosa fai quando non hai una donna?»
«Prova a indovinare. Ti concedo tre tentativi.»
Jane non si lasciò smontare. «Lo fai con le mani.»
«Oh, su, signorina Janey, mi vergogno.»
«È così che fai» disse lei, trionfante. «A che cosa pensi mentre lo fai?»
«Lo crederesti se ti dicessi che penso alla principessa Diana?»
«No.»
«Adesso mi sento imbarazzato.»
Jane era divorata dalla curiosità. «Non dire bugie.»
«Pam Ewing.»
«Chi diavolo è?»
«Hai perso il contatto con la realtà. È la moglie di Bobby Ewing, in Dallas.»
Jane ricordò lo sceneggiato televisivo e l'attrice, e restò sbalordita. «Non dirai sul serio!»
«Hai chiesto la verità.»
«Ma quella è di plastica!»
«Stiamo parlando di fantasie.»
«Non puoi immaginare una donna liberata?»
«Nella fantasia non c'è posto per la politica.»
«Mi scandalizzi.» Jane esitò. «Come fai?»
«Che cosa?»
«Quello che fai. Con la mano.»
«Un po' come stai facendo tu, ma più forte.»
«Fammi vedere.»
«Adesso non mi sento solo in imbarazzo» disse lui. «Sono mortificato.»
«Ti prego, ti prego, fammi vedere. Ho sempre desiderato vedere un uomo che lo fa. Non avevo mai avuto il coraggio di chiederlo… se rifiuti forse non potrò mai saperlo.» Gli prese la mano e la posò al posto della sua.
Dopo un momento Ellis incominciò a muovere lentamente la mano. Per un po' i movimenti furono svogliati; poi sospirò, chiuse gli occhi e incominciò ad accelerare il ritmo.
«Come sei brusco!» esclamò Jane.
Ellis si fermò. «Non posso farlo… se non lo fai anche tu.»
«Ci sto» disse lei, prontamente. Si sfilò in fretta i calzoni e le mutandine. Si inginocchiò accanto a lui e cominciò a accarezzarsi.
«Vieni più vicino» disse lui. La voce era un po' rauca. «Non ti vedo.»
Era disteso supino. Jane si accostò fino a rimanergli inginocchiata accanto alla testa. Il chiaro di luna le inargentava i capezzoli e il pelo del pube. Lui incominciò a massaggiarsi di nuovo il pene, più in fretta, e le guardò la mano mentre lei si accarezzava.
«Oh, Jane» disse.
Jane incominciò a sentire le solite fitte di piacere che si irradiavano dalla punta delle sue dita. Vide che i fianchi di Ellis si sollevavano e si abbassavano allo stesso ritmo della mano. «Voglio che tu venga» gli disse. «Voglio vederlo sprizzare fuori.» Una parte del suo essere si scandalizzava; ma era travolta dall'eccitazione e dal desiderio.
Ellis gemette. Lei lo guardò in faccia: aveva la bocca aperta, ansimava e le teneva gli occhi fissi sulla vagina. Jane si accarezzò le labbra con il medio. «Metti il dito dentro» mormorò lui. «Voglio vedere il dito che entra.»
Jane questo di solito non lo faceva. Infilò la punta del dito. Il contatto era levigato e scivoloso. Infilò il dito completamente. Ellis gemette, e nel vederlo così eccitato da quello che lei stava facendo, si sentì eccitata a sua volta. Gli fissò lo sguardo sul pene. I fianchi sussultavano più in fretta mentre muoveva la mano. Jane continuò a far scorrere il dito con un piacere crescente. All'improvviso Ellis inarcò la schiena, sollevò in alto l'inguine, gemette, e un fiotto di sperma bianco sprizzò nell'aria. Involontariamente Jane ebbe un'esclamazione di stupore, e poi, mentre fissava affascinata il minuscolo foro sulla punta del pene vi fu un altro spruzzo, e un altro, e poi ancora un quarto, che zampillavano nell'aria, lucidi nel chiaro di luna, e ricadevano sul petto di Ellis e sul braccio e sui capelli di Jane; e poi, quando Ellis si abbandonò anche lei si sentì squassare dagli spasmi di piacere accesi dal movimento rapido del dito fino a che si fermò, esausta.
Si abbandonò accanto a lui sul sacco a pelo, appoggiandogli la testa sulla coscia. Il pene era ancora rigido. Si accostò e lo baciò. Sentì sulla punta una traccia di sperma e la faccia di Ellis si insinuò tra le sue cosce.
Per un po' rimasero in silenzio. Gli unici suoni erano il loro respiro e lo scroscio del fiume dall'altra parte della valle. Jane guardò le stelle. Erano luminosissime, e non c'erano nubi. L'aria della notte era diventata più fresca. Presto dovremo infilarci nel sacco a pelo, pensò. Sarebbe stato piacevole addormentarsi vicino a lui.
«Siamo strani?» chiese Ellis.
«Oh, sì» disse lei.
Il pene s'era afflosciato sul ventre di Ellis. Lei gli stuzzicò con le dita il pelo d'oro rosso dell'inguine. Aveva quasi dimenticato cosa provava quando faceva l'amore con Ellis. Era così diverso da Jean-Pierre. A Jean-Pierre piacevano molto i preparativi: bagni profumati, candele accese, vino, violini. Era un amante meticoloso. Voleva che lei si lavasse prima di far l'amore, e subito dopo correva in bagno. Non la toccava mai quando aveva le mestruazioni, e certamente non le avrebbe succhiato i seni e non avrebbe inghiottito il latte come aveva fatto Ellis. Lui farebbe qualunque cosa, pensò, qualunque. Sorrise nel buio. Non era mai stata completamente convinta che a Jean-Pierre piacesse davvero il sesso orale, per quanto lo sapesse fare abilmente. Con Ellis non c'erano dubbi.
Quel pensiero le mise addosso il desiderio che Ellis lo facesse. Allargò le cosce in un gesto d'invito. Sentì che lui la baciava, le sfiorava con la bocca i peli ispidi e poi incominciava a esplorare con la lingua tra le pieghe delle labbra. Dopo un po' s'inginocchiò fra le sue cosce e si mise le sue gambe sulle spalle. Jane si sentì completamente nuda, terribilmente indifesa e vulnerabile, e tuttavia infinitamente amata. La lingua di Ellis si mosse in una curva lunga e lenta, partendo dalla base della spina dorsale (Oh, Dio, pensò Jane, ricordo come lo fa) e lambì la fessura tra i glutei, indugiò per insinuarsi nella vagina, poi si sollevò per stuzzicare la pelle sensibile dove le labbra s'incontravano e il clitoride inturgidito. Dopo sette o otto lunghe leccate, Jane gli trattenne la testa sul clitoride perché non si staccasse, e incominciò a sollevare e ad abbassare i fianchi, suggerendogli con la pressione delle dita sulle tempie di leccare più forte o più leggermente, più in alto o più in basso, a destra o a sinistra. Sentì la mano di Ellis che s'insinuava nell'interno umido della vagina e intuì ciò che stava per fare; un attimo dopo Ellis ritirò la mano, e lentamente le spinse un dito bagnato nell'ano. Jane ricordava come si era scandalizzata la prima volta che lui l'aveva fatto, e come aveva finito per trovarlo piacevole. Jean-Pierre non avrebbe mai fatto una cosa simile. Mentre i muscoli del suo corpo incominciavano a tendersi per l'orgasmo, pensò che Ellis le era mancato molto di più di quanto avesse mai ammesso, sia pure a se stessa; anzi, la ragione per cui era rimasta in collera con lui tanto a lungo stava nel fatto che aveva sempre continuato a amarlo, e l'amava ancora; e quando l'ammise fu come se si liberasse di un peso tremendo, e incominciò a venire, tremando come un albero colpito da una bufera; e Ellis, che sapeva che cosa le piaceva, insinuò profondamente la lingua dentro di lei mentre Jane gli premeva con frenesia il sesso contro la faccia.
Sembrava che continuasse in eterno. Ogni volta che le sensazioni si attenuavano Ellis le spingeva più a fondo il dito nell'ano, le leccava il clitoride o le mordeva le grandi labbra, e allora tutto ricominciava; fino a che, esausta, Jane implorò: «Basta, basta, non ho più la forza, mi ucciderai» e Ellis sollevò il viso e le posò le gambe a terra.
Si chinò su di lei, puntellandosi sulle mani, e le baciò la bocca. Aveva nella barba il suo odore. Jane rimase supina, troppo stanca per aprire gli occhi, troppo stanca, persino per ricambiare il bacio. Sentì le mani di Ellis che la aprivano, poi il pene che si insinuava e pensò È ridiventato subito duro e poi Quanto tempo è passato oh Dio com'è bello.
Lui incominciò a muoversi, dentro e fuori, dapprima lentamente e poi sempre più in fretta. Jane aprì gli occhi. Il viso di Ellis era sopra il suo. La guardava; poi girò la testa e guardò dove i loro corpi erano congiunti. Spalancò gli occhi e aprì la bocca mentre guardava il suo pene che entrava e usciva; e quella vista lo eccitava tanto che anche Jane avrebbe voluto guardare. All'improvviso lui rallentò il ritmo, affondò più profondamente e Jane ricordò che faceva sempre così prima dell'orgasmo. La guardò negli occhi. «Baciami mentre vengo» disse, e le accostò alla bocca le labbra che avevano il suo odore. Jane gli insinuò la lingua nella bocca. Quando Ellis venne fu bellissimo: inarcò la schiena e sollevò la testa e proruppe in un grido da animale selvatico, e Jane si sentì dentro gli spruzzi caldi.
Quando tutto finì, Ellis le abbassò la testa sulla spalla, le passò delicatamente le labbra sulla pelle morbida del collo, bisbigliando parole che lei non riusciva a distinguere. Dopo un paio di minuti Ellis esalò un profondo sospiro di soddisfazione, le baciò la bocca, poi si sollevò sulle ginocchia e le baciò i seni uno dopo l'altro. E infine le baciò l'inguine. Il corpo di Jane reagì istintivamente: mosse le anche per premergli contro le labbra. Ellis capì che si stava eccitando di nuovo e incominciò a leccare; e come sempre, il pensiero di lui che le leccava il sesso ancora bagnato del suo sperma quasi la fece impazzire, e venne subito, gridando il suo nome fino a quando lo spasmo passò.
Ellis si abbandonò accanto a lei. Si mossero automaticamente per assumere la posizione in cui si erano sempre messi dopo aver fatto l'amore: Ellis che la cingeva con un braccio, e lei che gli teneva la testa sulla spalla, la coscia attraverso i fianchi. Lui sbadigliò, e Jane rise. Si toccarono, storditi; Jane giocherellava con il pene, Ellis le insinuava ed estraeva le dita dalla vagina madida. Jane gli leccò il petto e sentì il sapore salato del sudore. Gli guardò il collo. La luce lunare faceva spiccare le linee e le rughe e tradiva l'età. Ha dieci anni più di me, pensò Jane. Forse per questo è così formidabile a letto, perché è più vecchio. «Perché sei così formidabile a letto?» chiese a voce alta. Ellis non rispose: si era addormentato. Perciò Jane disse «Ti amo, caro, dormi bene» e chiuse gli occhi." 


Ken Follett, Un letto di Leoni, 1985

giovedì 6 agosto 2015

mah… boh…

Questa volta ho veramente poco da dire.

Sarà la stanchezza, sarà il fatto che eravamo si e no 10 coppie in tutto, sarà quel che sarà ma sta volta la sensazione che mi è rimasta addosso è una sola: quella specie di fuoco che ti brucia dentro, ma che ha bisogno di qualcosa per divampare per bene.
Il posto è bello, ci tornerei anche domani, ma sembrava che la gente fosse più da "ognuno si fa i cazzi suoi” che da “dai divertiamoci insieme”. Eppure è stato così bello ritrovarci a cena seduti tutti attorno allo stesso tavolo a chiacchierare.
La “coppia” che mi ha dato più soddisfazione a me (a sir non garbavano) erano un paio di vecioti. Lui era dedito a leccargliela, lei mi voleva perché la coccolassi, la baciassi e le  succhiassi le tette. Ok mi sono lasciata usare da lei ma mi cercava. Forse non me specificatamente ma una come me, bisex al punto giusto. Poi se evitavano di dirci dettagli come “ la mia nipotina si chiama come te”, forse ci saremmo incontrati anche per una conoscenza più approfondita.

Già perchè l'altra coppia, est e ovest, simpatici, carini, ma…
Se il massimo del bisex è che mi baci e mi pastrugni un po’ le tette, ma proprio pochino, che se no hai paura di consumarmele, beh….
Di certo questa coppia ha dato un senso nuovo alle pratiche swinger: scopare accanto facendosi i cazzi propri. (Slove prometto che se verrete a trovarci e vorrete vedere un club qui, faccio la brava ragassa esattamente così con voi, al massimo una carezzina sulla schiena!)
Se al primo giro ho ricevuto qualche carezza qualche bacio da lei, e una scarna smanacciatina da lui, al secondo giro, tanto ho dato quando non ho preso un cazzo, ed intendo nel senso figurato del termine. Gente simpatica con cui andare a prendere una pizza, ecco.
Eppure le premesse al primo giro erano buone:  mentre lui se la scopava a pecora io gliela toccavo e le succhiavo i capezzoli nella posizione del meccanico e sir mi scopava con lei che mi masturbava….

A parte quella sensazione di “ardore”da donna sessualmente insoddisfatta, l’altra sensazione che mi ha lasciato questa esperienza è quella di quando ti dicono “ ti porto a mangiare la cosa più buona del mondo” e poi ti trovi di fronte ad qualcosa di insipido, ed inconsistente.

Per fortuna che Sir mi aveva per lo meno fatto un warm up a lingua da perdere il conto degli orgasmi…

Il 15 si torna al fun and joy. Magari torno con cose più intriganti da raccontare.

martedì 4 agosto 2015

Chateaux Deux

Nuovo club, nuove esperienze.

Lo chateaux Deux, è “dietro casa”, perfetto per una scappata anche durare una settimana.

Il posto si presenta bene: pulito ordinato accogliente. La prima cosa che salta all’occhio è che lo staff, a differenza di fan and joy e die eule, è vestito a tema: la barista ha un body con inserto a rete che lascia le tette in vista e niente da immaginare, la proprietaria ha un vestitino un po’ più ordinario, ma che mette in mostra le tette esagerate, e il terzo di staff un tizio magrolino in boxer neri e maglietta amaranto, ma lui niente di che da vedere.
Io e Sir siamo d’accordo che il personale vestito a tema ti aiuti ad entrare nell’atmosfera. D’altro canto non mi dispiace nemmeno l’abbigliamento normale tenuto dal personale degli altri 2 locali, che permette di identificarli rapidamente in mezzo alla gente.
La prima cosa che invece salta al naso è che l'ambiente è profumato e non per coprire cattivi odori, ma proprio per renderlo tale, ed è inebriante.
Le stanze, ormai ne sono certa, sono standard tra i club: il cinema, la stanza bdsm, la sedia ginecologica, l’altalena, la stanza oscura coi buchi per guardare dentro, bar, discoteca e sala da pranzo.
La sala da pranzo credo sia la stanza più bella in assoluto di questo club: non è grandissima, ed è occupata da due enormi tavoli dove le coppie si siedono l’una accanto all’altra come se fosse una grande famiglia, anzichè distribuirsi su tavolini più piccoli. Nota dolente, gli asciugamani. Forse ci siamo viziati con gli standard proposti da fun and joy, telo mare/da bagno 100 x 150, e non stiamo  nemmeno parlando dell’offerta die eule dell’asciugamano 60 x 100: parliamo di qualcosa di dannatamente più piccolo, giusto per coprirci le chiappe, una sorta di 40 x 80. In pratica ti ci siedi su e appena ti muovi non hai più nulla che ti separa le chiappe dal lenzuolo dove c’è stato qualcuno prima di te, fortuna che a differenza del Die Eule dava idea di pulito.
Persone. Forse sarà stata la serata sfigata. Era dichiarata come serata trio, e magari è stato questo a renderla sfortunata, ma se eravamo 10 coppie eravamo in tanti: in pratica un mortorio, ma non sono mancati gli inn (ben due coppie), i chiacchieroni, e i “ma che ci siamo venuti a fare”. Tuttavia siamo stati lo stesso fortunati ed abbiamo socializzato (e giocato) con un’altra coppia, molto simpatica per la verità.
Nonostante gli asciugamani dimensione “fazzoletto da naso”, il mortorio generale, e il freddo proveniente dalla porta della terrazza per fumatori che “guastava” l’ambiente erotico, il posto non è brutto e potrebbe valere la pena tornarci, ma non durante la settimana: la stanchezza della giornata lavorativa, gioca brutti scherzi.

domenica 2 agosto 2015

L'attesa

- post scritto venerdì 31/07 -

Sta sera andiamo in un altro club.
Più vicino, senza dormire fuori: viene la babystter.
l'attesa è fatta di preparativi, senza aspettative.
Voglio essere bella, per me, per te, per essere guardata da tutti, per essere una bella tra le belle , sopra le in e sopra le chiacchierone ed essere non guardata, ma ammirata.
Voglio essere in forma e mi preparo.
Doccia calda, crema corpo, non mi bastano.
Voglio un culo pronto ed accogliente: non si sa mai. Sento la fisiologica calda che mi penetra mi lascia sospirare di questo piacere risalente e contemporaneamente mi cola calda dal culo lungo la gamba. Mi sento così tanto una bambina cattiva che prova piacere con una cosa che la mamma le ha detto di non fare.
E poi i gioielli, no non quelli che le signore mostrano anche in giro, quelli dentro.
Ora si sono pronta. devo solo cambiarmi d'abito, ma lo farò là.

Che dici la mia sola pelle può bastare?

venerdì 31 luglio 2015

the fabulous duo reprise

Dopo aver avuto a che fare con il cretino e la sua passivissima moglie notiamo che the fabulous duo è di nuovo accanto a noi.

Orbene dedichiamoci a quello che ci ha fatto distinguere da tutte le altre coppie: le coccole!

Carezze, una marea di carezze: a lei, a lui, solo ed esclusivamente carezze. Perchè? Perchè sono belle e perchè coccolarsi è un piacere a cui molti non danno il giusto peso.
Non mi ricordo per quanto siamo andati avanti: mi ricordoc he ad un certo punto mi sono ritrovata a spompinare G insieme a sua moglie mentre le accarezzavo la schiena, poi mi ricordo la schiena di lei ma non ricordo con chi si stava divertendosi con Sir o con suo marito le la sua figa lì tonda e golosa come un krapfen visto di taglio.
Poi mi ricordo di nuovo G. che mi coccola mi masturba non mi fa muovere sempre ripetendo di tanto in tanto una sorta di nenia che ha un effetto coccolo-rasserenante. E se io sono con G. Sir è con LA Pamela. Stanno scopando, lo so perchè a lei Sir piace e perchè il suo vociare non mi lascia molti dubbi.
Intanto io sono l'oggetto delle attenzioni di G., attenzioni che mi fanno anche un po' di timore, perchè si sta facendo un po' più ardito con movenze esplicite alla scopata ed ho una fottuta paura che si prenda la libertà di penetrarmi senza preservativo. Invece no, persona correttissima, se lo mette anche se molto probabilmente ne risente perchè, nonostante si prodighi a penetrarmi con la sua acrobaticità nella posizione della forbice, quel popò di randa non si tira su manco a pagarla.
Di fatto non gliel'ho mai visto in tiro, l'ho sempre visto al massimo barzotto ma non convinto.
Mi annoio, purtroppo e lasciamo il colpo:lo vedo con una faccia tirata che non so se è stanchezza o disagio. Comunque continuo a fare quello con cui avevo iniziato: coccole, perchè comunque se le merita.

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E con questo racconto si conclude l'esperienza al Die Eule.
Sta sera Chateaux Deux, poi i post.

mercoledì 29 luglio 2015

Ma come fa ad essere così brava?

Ma come fa ad essere così brava?

Questo è il commento che una tizia a cui stavo facendo un cunnilingus ha “sospirato” a Sir.

No, non ho intenzione di parlare di come faccio ad essere "brava", perché non lo so nemmeno io, ma di quella coppia, e di “gambetta”, l’unico commento che ho è "non sono/siamo il tuo giochino sessuale”.

Negli swing club può accadere anche questo. Certo sta a te capire il gioco e decidere se e quando dire no. Con "gambetta" gliel'ho detto subito, con la coppia no.

Siamo al bar e ci sediamo vicino a 2 coppie, dopo aver fatto i complimenti ad una delle due signore per il vestitino tutto a rete lavorato che indossava. Mi accomodo accanto al uomo dell'altra coppia e Sir dall'altra parte rispetto a me. Mi guardo intorno e noto, anzi notiamo, per la prima volta the faboulos duo, da cui mi viene difficile distogliere lo sguardo. Il tizio seduto accanto a me ogni tanto butta l'occhio (parecchio tanto - dice Sir che lo vedeva “dietro” di me), ma non ho scollature provocanti da mostrare: così giusto per stare al gioco faccio cadere lascivamente una spallina, tiro su la sottoveste e divarico un po’ le gambe. Poco dopo inizia a darmi dei piccoli tocchi con la gamba.
Finiamo di bere e ci allontaniamo: ritroveremo il quartetto di gambetta poco dopo con le signore indaffarate tra loro, l’altro marito alle prese con le signore stesse e gambetta in piedi a smanettarselo, guardandoli.
Ci fermiamo a guardarli, seduti su un divanetto li vicino.
Gambetta mi sorride, e cerca di sbirciare sotto la sottoveste: faccio la carina, me la tolgo e divarico le gambe. In meno di 5 secondi si mette ad accarezzarmi con un po’ troppa confidenza. Alzo la mano: il gesto è secco ma cordiale senza possibilità di fraintendimenti: è un no, mio caro.
Ce ne andiamo ma lo ritroveremo altre volte in trepidante attesa di un cenno d’invito che non arriverà mai.

Ci ritroviamo sulla porta di una stanza buia a guardare 2 coppie impegnate. Accanto a noi c’è una coppia: lui mi invita ad accarezzare il culo della sua signora e a metterle una mano tra le gambe. Sto al gioco. Io e lei abbiamo la stessa idea, cercare un posto più comodo per divertirsi. In men che non si dica mi ritrovo tra le sue gambe: niente baci, niente carezze, niente sorrisi di complicità. Invitata direttamente a trastullarle la bernarda. Mi fa un po’ strano, ma vabbeh può anche essere.
Sono lì che gliela lecco cercando di capire dai suoi gemiti cosa le piaccia, che quello stronzo del marito prende, mi accarezza a malapena la figa, e m’infila, senza se e senza ma, un dito ed inizia ad agitarlo manco fosse un trapano a percussione.
Ma cazzo! Ci credo che tua moglie chieda a mio marito come faccio ad essere così brava se tu la sua figa la tratti come hai trattato la mia!
Scalcio e chiudo le gambe. Se non sai fare allora stai fermo. E possibilmente lontano.
Per un po’ vengo lasciata in pace dallo stronzo, che torna  mettendomi sotto il naso il suo cazzo in una richiesta di pompino. Non faccio a tempo a prenderglielo in bocca che inizia a gocciolargli. Dopo il trattamento alla figa l’unico pensiero che mi viene in mente è “‘sto stronzo vuole venirmi in bocca!”
Mollo il colpo e lo lascio lì. La voglia di dargli du’ pizze si fa avanti.
Poco dopo torna alla carica e mi invita a mettere un dito nel culo a sua moglie.
Ma cazzo, se io non volessi?
Finisce che lei gode, si chiude in posizione fetale e spompina suo marito.
Letteralmente “levo” il disturbo e mi giro dall’altra parte verso Sir. Capiamo al volo che meglio lasciarli perdere, e ci dedichiamo alla più classica delle pecorine, riscuotendo un discreto pubblico: gambetta che se lo trastulla, la signora col vestito a rete, il di lei marito, gli Inn’s di turno e the fabuolous duo, che memori di quanto gli è accaduto si mettono accanto a noi per un secondo giro.

Ho quindi permesso ad uno stronzo di usarmi come giochino sessuale per sua moglie.  Sinceramente mi auguro che tutte le volte che provi a scoparsela lei gli dica: “ma perché non sei bravo come quella con la sottoveste rosa?”

lunedì 27 luglio 2015

the fabulous duo

Dunque come faccio a parlarvi di “ the fabulous duo”?

Intanto sappiate che ci sono rimasti nel cuore, letteralmente: ci spiace solo che non ci sia stato uno scambio di numeri di telefono come è successo con Mimi und Momo: noi abbiamo lasciato loro i nostri, ma non è accaduto il contrario.
Potremmo dire che io e Sir ci siamo innamorati di loro.
Lui sappiamo che si chiama G. lei non lo sappiamo, ma abbiamo deciso di chiamarla “La Pamela”  per il capello biondo tinto e le tette grosse ma vere che ovviamente ci fanno pensare alla Anderson.
The fabulous duo, non sono nostri coetanei, ma nel piccolo mucchio spiccano per 2 fattori: lei ha due tette esagerate e ben presentate in un bustino non troppo stringato, lui nonostante i 60 passati ha un fisico asciutto, lo sguardo vivace e monello, sotto un capello decisamente bianco,e nota importantissima, non è vestito da pirla come tanti, ma indossa un semplice costume da bagno. Io non riesco a staccarle gli occhi di dosso dalle tette, e  lui ammetto che è un gran bel vedere.

Siamo fortunati: li troviamo impegnati in un angolo buio: stanno osservando 2 coppie attraverso una feritoia. Li notiamo perchè lei è una che esprime molto il suo piacere. Lei è davanti a lui che la sta masturbando da dietro, ma per poco, almeno dal momento in cui arriviamo noi, perché poi inizia a scoparsela, con un buon ritmo e quel ciak-ciak che fa sempre piacere sentilo. Rimaniamo lì a vederli. più che nella penombra, nel buio, fino alla fine. Si separano e ci passano accanto: gli sorridiamo e contraccambiano entrambi. G. ha un pisello di tutto rispetto: se la moglie ha le tette tante lui c’ha un.. un.. un.. beh così grossi, mosci non ne avevo mai visti.
Minaccio sir che se non attacca pezza dicendogli che gradiamo assistere al prossimo round si può scordare di scopare per tutta la serata, ma le cose girano a suo favore: ci ritroviamo nella stessa stanza del faboulous duo e ci sdraiamo accanto a loro per fare e per guardare.

Super fortunati: in capo a pochi minuti lei si avvicina a me, e non c’è bisogno di parlare molto che ci troviamo a giocare io e lei.
Stento a crederci: ero al bar e mi sognavo di pastrugnare le sue tette, ora lo sto facendo! Posso massaggiargliele, succhiargliele, leccargliele: mi ci tuffo tra quelle due enormi tette e mi sento in paradiso.
La Pamela mi schiena, ed inizia a masturbarmi. Dio che tocco delicato! Perdo il senso di quello che mi sta facendo in virtù del puro piacere. Ansimo, gemo e mi fa venire, credo semplicemente sfiorandomi con un dito il clitoride. Mi cede al marito e si dedica a Sir: non so cosa accade, ve lo racconterà Sir.
Invoco una piccola pausa, ma no, non mi sente e continua a masturbarmi: ok mi rilasso. anche lui … di una delicatezza sconfinata: sembrano quasi dei teorici della masturbazione da tanto che sono bravi. Mi masturba e mi coccola: non mi lascia il tempo di fare qualcosa io.

Mentre La Pamela era alle prese con my-lady io mi dedicavo ad entrambe con leccate ai capezzoli, baci e carezze. Poi la nostra nuova amica mi ha guardato con occhi che promettevano guai seri: mi ha buttato schiena in giù e si è avventata su di me. Ha cominciato spompinandomi e dilettandosi a guardarmi mentre se lo passava da una mano all’altra, un cambio di posizione dopo l’altro le ho chiesto se volesse che mettessi un preservativo, il si roco è stato più interpretato che capito. Messo il gommino, mi si è accovacciata sul cazzo e in un attimo lo ha fatto sparire ed ha cominciato ad ansimare, tante o poche ne avessi fatte, tempo di arrivare al terzo su e giù stavo venendo, rimango duro il giusto e dopo un paio di minuti anche lei viene. 

Il fabulous duo si ricompone, ed iniziano a scopare nella posizione più rilassata di questo mondo: quella della forbice. sì ma atleticamente! Lui è quasi sempre sollevato per cercare la posizione ottimale per penetrarla e non si risparmia minimamente. E’ una sessione lunga e lenta, ma viva: li guardo estasiata, li coccolo: sono belli.
Rimaniamo lì finchè non concludono, e facciamo la cosa più naturale che ci viene in mente: coccolarli.
Niente di che: qualche carezza sul viso, o più casta da qualche altra parte del corpo, e un bacetto senza pretese. Cose piccole da amanti più che da freddi fruitori del sesso per divertimento, piccoli gesti che ci fanno apprezzare da loro per quelli che coccolano e che ci vale un secondo giro (ma lo scopriremo solo dopo), e tanta invidia da parte di altre coppie e tante chiacchiere al bar bevendo qualcosa.

Vorrei tanto che ci chiamassero.

sabato 25 luglio 2015

Apriamo le danze.

Del club ve ne abbiamo già parlato.

Sono le sette e adeguatamente svesiti ci avviamo al bar.
Sir indossa di nuovo la sua camicia hawaiana e mutanda di intimissimi con faccia di cane davanti e coda 3d dietro. Io schiaffeggio l'ostentato nero delle signore con una sottoveste rosa in seta e i miei zoccoli.  Sono comodi e mi fanno un culo strepitoso. 
Beviamo qualcosa e andiamo a fare da soli il giro introduttivo del club.
Alcune zone sono raggiungibili via giardino o via giri di scale (scendi da una parte sali dall'altra): non ci sono stanze a tema, fatta eccezione per una a tema BDSM, veramente risicata. 
Il giardino è ampio con materassini da yoga sul prato. Decidiamo di prenderci gli ultimi raggi di sole nudi. Siamo gli unici sul prato. Oltre a noi " all'esterno" ci sono due coppie sedute a tavolino perse ognuna nei propri affari.
L'aria è frizzante e stimolante: ferma non riesco proprio a starci. Mi metto ad accarezzare "i gioielli di famiglia" freschi di sugaring: sì avete capito bene, i gioielli di famiglia, non la bernarda. Non ci mette molto il gingillo di Sir a svegliarsi dandomi il buonasera che mi attendo. Guardo Sir, sfido il suo imbarazzo che sembra più una recita che qualcosa di reale, e m`inginocchio per succhiarglielo lentamente. La voglia è tanta, stuzzicata anche dall`aria: mi accovaccio su Sir e lo lascio scivolare dentro di me, all`improvviso, da lasciarlo senza fiato. Adoro questa posizione, e la situazione e di outdoor-sex la magnifica.
Poco prima delle otto di sera siamo noi ad "aprire le danze" al club? Molto probabilmente sì, ma è anche vero che avevamo fatto un piccolo warm-up in camera.
Noto una coppia che si allontana: sembra turbata o imbarazzata. La domanda sorge spontanea: cazzo ci siete venuti a fare qui?
La cosa non ci turba particolarmente e continuo con lenti movimenti avanti indietro del bacino: è sublime come, nonostante due parti, il cazzo di Sir mi riempia così bene. In questa posizione, ad ogni movimento ho un brivido di piacere crescente. Per gustarmelo ancora un po' cambio movimento: sposto il peso sulle braccia e faccio scorrere lentamente il cazzo dentro e fuori. Purtroppo questo  piace molto Sir che inizia ad ansimare. E allora? Tiriamo il collo al (non) cappone, con un bel pompino. 
Ingoio, e senza dargli molta tregua continuo a stuzzicarglielo delicatamente facendo sussultare Sir in continuazione. Mi dà una certa soddisfazione vedere Sir che continua a godere anche dopo essere venuto.  Ed io? Beh mica mi lascio li a metà: Mi sdraio per prendere gli ultimi raggi di sole e inizio a giocare con il clitoride: sarà l'abitudine che venire è un niente.
Ci alziamo dopo una mezz`oretta quando l`aria da frizzante incomincia a farsi freddina e scopriamo  che, nonostante materassini e asciugamani, il prato non è stata un'ottima idea: abbiamo rimediato morsi l'insetto piuttosto fastidiosi. Ma ne è valsa la pena, o meglio il pene. :-P

giovedì 23 luglio 2015

Die Eule (il gufo) : il club

Prima di incominciare a parlarvi delle avventure nel secondo club che abbiamo visitato, vi presentiamo la nostra recensione, che a tutti gli effetti è anche stata la prima cosa che abbiamo "fatto" nel club.

(Canovaccio di Sir, pulizie ed aggiustaggio di Lady)

Die Eule

il Club è abbastanza facile da raggiungere. Anche se vicinissimo all'autostrada c'è da fare un mezzo giro dell'oca della durata di meno di 10 minuti. Il parcheggio è comodo, ma non sappiamo se adeguato in caso di serate molto movimentate. 

Il personale è simpatico il giusto e socievole come deve essere. Tuttavia come clienti alla prima presenza non ci hanno presentato il locale, ne parlato di regole.

Le camere vengono date alle 17 per chi pernotta, ma il club apre alle 19: questo implica che non è possibile usare piscina e giardino come zona relax, venendo costretti a stare in camera.

La camera è esageratamente grossa, arredata alla bene meglio con elementi che cozzano tra di loro (letti in arte povera e tende moderne). Le finestre si aprono solo a ribalta e l'areazione è scarsa. Per la stanza di uno swing club, decisamente anonima. Sembra usino la struttura anche come albergo "normale" per quanto sembri improbabile. Il bagno non fa una figura migliore.

La cura e l'igiene dei locali è il punto debole da cui non si riesce a prescindere. A partire dalla mancata presentazione del regolamento alcuni materassi sono coperti da lenzuola con vistosi buchi e non vi sono barriere salva materasso. I teli sono disponibili in più punti, ma sono piccoli e tanti non li usano: alla fine tutto quel che finisce sulle lenzuola rimane nel materasso. Manca un cartello sulle responsabilità in piscina. Sembra tutto lasciato troppo al buon senso delle persone, che per quanto si sia in Germania anche qui a volte difetta. In particolare quando il sangue va al cervello (quello maschile... :P ). Insomma, quando vedi due trombare in piscina la voglia di entrare in acqua un po' ti passa.

Il cibo è il punto forte, il locale ristorante forse piccolo (e avere le stoviglie nascoste dietro l'angolo non aiuta) ma il cibo è buono, con grigliata preparata fresca sul momento e in ottime quantità. La cucina è visibile e in buone condizioni (almeno all'occhio nostro).

Sebbene il posto per noi sia più vicino le mancanze su cura ed igiene unite alla non fruibilità della struttura anche come zona relax (in contrapposizione ad altri club che offrono questa opportunità) ai nostri occhi è decisamente bocciato.

Di fatto se si vuole passare una serata mangiando bene e bevendo con 100 euro a coppia è un posto decisamente valido.

mercoledì 22 luglio 2015

Calendario 2016

Care lettrici, cari lettori!

Chiacchierando con alcuni amici di blog si parlava di calendari e dei calendari che più o meno ad ognuno è capitato di fare nell'ultimo paio d'anni e ci è venuta l’idea di farne uno in gruppo.
12 mesi + copertina.
13 blog (se li troviamo).

Serve 1 foto ad alta risoluzione, casta e pura, erotica, porno, quel che più vi aggrada.

La prima idea che viene è che ognuno possa postare 4 o 5 foto, le mettiamo insieme in un blog ad invito e scegliamo la foto del mese per ognuno.

Poi si pubblica in PDF e chi vuole se lo stampa.

Che ve ne pare? Chi è interessato?

Al momento ci sono già 7 posti occupati.
A'Tuins
Slove
Ser
Mila
Viaggiatore Immaginario
Luna Notturna
Pensieri Impuri

E abbiamo anche una scrittrice per dei testi "a tema", Kristy

Dai su.

martedì 21 luglio 2015

cose da nulla

Te lo dico in un sussurro.
Ti amo,
te lo dico sfiorandoti l'orecchio con  le parole.
Quel poco che basta perchè un sussurro diventi un brivido e un brivido un sospiro.
Lo so mi ami per questo, perchè un piccolo gesto lo so far diventare sensuale.

domenica 19 luglio 2015

fun and joy: il club

Ci sembra doveroso presentare un pochino più accuratamente il teatro della nostra prima esperienza in uno Swing club: Fun and Joy

Il post è stato scritto al 90% da Sir: io passo per " le pulizie".

Fun and Joy 

Facciamo un po' di caccia al tesoro per raggiungerlo: quella che pensi essere una località è una frazione minuscola, di fatto è l'albergo e basta, le indicazioni sul sito indicano un'uscita autostradale per numero, ma con il nome sbagliato. Parcheggio abbondante e comodo. 
I proprietari sono una coppia con due figli e le rispettive mogli. accoglienza con bicchiere di vino in calice di cristallo...
Dopo essere stati accompagnati in camera ed esserci sistemati ci accompagnano per il giro di presentazione del club.
C'è di tutto: si inizia dal locale bar e ristorante con buffet, per i fumatori c'è il Biergarten con griglia. All'interno, c'è un piccolo negozietto, con qualche cosina decisamente interessante, e a seguire  la zona "erotica": si scende una scala e la prima porta dà sulla "stanza del caminetto" piccola, buia, illuminata a malapena da un finto caminetto.
Di fianco, il cinema: 15 posti su tre file, con un mini palco da trombo. Accanto al cinema ci sono gli asciugamani a disposizione, da usare sempre (o quasi)  praticamente teli mare, puliti e in buone condizioni. Si torna verso la scala e proseguendo sullo stesso piano arriviamo alle prime stanze.
La stanza orientale, materassoni rossi, cuscini, luci soffuse rosse. Bella.
La stanza successiva, collegata alla prima da qualche foro nel muro e da una porta, è chiamata Dark Room, pur non essendo buia come ce la si aspetta ha un paio di angoli PARECCHIO bui, di cui un paio a cui si accede solo carponi.
Terza stanza space room, luce di wood, disegni a tema planetario sulle pareti e in mezzo alla stanza un "lettino" sospeso da catene, in pelle. Ci spiegano c'è lo spray igienizzante perché se si usa l'asciugamano sulla pelle scivola via ed è scomodo, nell'angolo un' "altalena dell'amore".
Dopo la space room segue la stanza a tema selvaggio west, un finto fortino in legno, dove ingabbiarsi.
Segue l'altare dell'amore, scomodissima, tutta in pelle, e troppo alto.
Ultima stanza di questa serie è la miniera, con una piscina idromassaggio ad 8 posti (sesso vietato, chi viene beccato paga la pulizia della stessa).
Di fronte alla "miniera" un piccolo angolo con 3 divanetti ed un materasso, quello che ci ha visto protagonisti.

Mezza rampa di scale in discesa e si arriva su un pianerottolo che collega una seconda rampa di scale, una "cuccia per cani", ed una porticina di legno, da cui si accede alla zona relax: piscina, sauna, bagno turco e solarium/giardino. In giardino tante sdraio, un paio di "altari" su cui "sacrificarsi" e nascosta in un angolo una barca (e sì, ci si può andare ad infrattare in barca).
L'altra rampa di scale porta ai dungeon, con sedia ginecologica, berlina che dà su un altra stanza, croce di s. Andrea, ed ampio spazio a materassi per scopate di gruppo.
Fatta eccezione per i dungeon, il locale ci viene presentato dal personale, spiegato, dove è necessario, e contestualmente ricordate le regole del club: un NO è e rimane un NO, dopo le 18 sexy abbigliamento, e il buffet cena apre a quell'ora.

Il locale è davvero accogliente, pulito e ben curato. Apre alle 14, fattore non da poco perchè permette un ampio relax pre-ludico e dalle 14 alle 18 non è necessario essere vestiti in modo erotico. Offre possibilità di pernotto su tre tipologie di camera:  noi abbiamo scelto la camera piccola, accogliente, molto " retrò" come arredamento, ma personalizzata da foto per nulla equivocabili e davvero belle, Le tende non si chiudono bene, ed è una bella rottura di cazzo quando il sole sorge prima delle 6.

venerdì 17 luglio 2015

mercoledì 15 luglio 2015

Swing Club S1 - fun and joy

E così si conclude la serie di racconti "swing club" legati alla prima esperienza.

Ce n'è stata una seconda, ma datemi il tempo di ordinare le idee e dargli una forma che non sia quello della telecronaca alla Sandro Ciotti: mi piace, nel limite del mio possibile, dare post di qualità che di robaccia ce n'è in giro fin troppa.

Non vi è stato raccontato tutto, tutto. Ci sono stati particolari omessi, pezzi di storia tagliati: chissà forse un domani li ritiro fuori, li agghindo per benino e ne confeziono un'altra storiellina.

domenica 12 luglio 2015

Mimi und Momo

Ritroviamo i nostri nuovi amici che escono dalla sala massaggi dopo le 22.30: e noi che si era persino temuto di essere già stati abbandonati e traditi. Il tempo di una bibita e di risolvere un paio di presentazioni, lei si fa chiamare Mimi lui Momo, e andiamo a cercare un posto per noi. Tutto occupato, tranne loro, i divanetti!

Cavallerescamente lor signori ci cedono il passo.
mimi è deliziosa con le sue morbide curve. Le sorrido e mi ricambia per poi baciarci.
Morbido, lento: come a gustare uno di quei dolci che ora e forse mai più nella vita: forse ci sono troppe donne in ricerca solo dell'etero nei club. In bacio accompagnato da carezze lievi e soavi lungo il corpo indugiando in graziosi e cerimoniosi salamelecchi in quelle zone erogene deliziose ma non sessualmente esplicite. Servono sempre, giusto per cerare complicità per unire corpi impenetrabili in un piacere delicato. E' una lenta cerimonia di conoscenza, che alterna baci e carezze con labbra esploratrici, e sorrisi che diventano sempre più complici.
Il collo le spalle i seni.
Mimi ha due tette generose, le mie in confronto sono piccole. Per me la prassi è standard. Prima la punta delle dita poi la mano e poi le labbra, ma mai direttamente sui capezzoli. La bacio prima nell'incavo dei seni, poi sempre più vicina ai capezzoli sfiorandoli con la guancia, con la punta del naso, con le labbra e poi con la punta della lingua. Le sue generose tette sono dotare di capezzoli piccolissimi, di quelli che ci giochi con la lingua per solleticarli più che per succhiarli.
La complicità è creata. La invito con ferma giocosità a sdraiarsi: incomincio io.
Mi metto sopra con una gamba tra le sue, senza appoggiarmi alla sua passera ma quel tanto vicina da farle sentire il calore. sorrisi e baci: la lunga via verso la bernarda. Collo spalle seni, entrambi per par condicio, i capezzolini-ini, il ventre morbido, l'ombelico e giù verso il pube. Ha la pelle profumata, sa di albicocca, ed è un delizioso invito a continuare a baciarla. Poi si devia, perché come tute le strade che portano ai tesori non sono mai dirette. Si devia sulla coscia: labbra su una carezze sull'altra. La bacio e scendo verso l'interno coscia che, guarda un po', si dimostra accogliente, divaricandosi. Il tesoro è in vista, ma indugio a lungo in quello spazio tra grandi labbra ed inguine, annusandola, sfiorandola con naso, baciandola, leccandola.
Ha un bel clitoride, non troppo grande non troppo piccolo: facile insomma da trovare leccare succhiare. Ormai sono lì e mi diverto a sentire come risponde alle leccate delicate e profonde, allo stuzzicargliela, al succhiargliela al mordergliela. Quanto è bello dare piacere ad una donna: più complicata di un uomo per la verità, forse perché non ho poi tutta questa esperienza, ma ascoltarne le risposte, lievi o brusche, crescenti o sussultanti, è pura poesia.
Non sono certa ma penso che il momento sia propizio per provare a penetrarla. La mia lingua s'insinua nella sua figa lentamente con educazione, e non mi sono sbagliata: era il momento giusto! Indugio un po', poi ritorno sul clitoride, un po' più facile per giocare, ma non lascio una postazione scoperta, la cedo al dito. Lentamente con educazione, si fa spazio tra le pieghe delle piccole labbra trovando ben poca resistenza e quasi subito quel delizioso cuscinetto di carne rugoso che sa dare tanto piacere a noi fanciulle. E' una danza tra me e lei: tra i miei giochi di dito e di bocca e i sui gemiti e sussulti. Una danza lenta e lunga, senza penetrazioni profonde o dal ritmo troppo rapido. Una danza ricca di orgasmini in un crescendo lento il giusto che la fa sussultare gemere ansimare e stringere le gambe attorno alla mia mano, per abbandonarsi poi in quella beata espressione di relax post orgasmico che ti riempie il cuore di gioia.
La bacio, mi allontano e cerca le coccole del marito: mi coglie un misto di tenerezza e eccitazione.
Poco dopo si riprende ed inizia una scopata passionalissima e selvaggia col marito: una performance di tutto rispetto. Io e Sir gli facciamo compagnia, ma siamo stancocci ed è più che altro una scopatina di "cortesia".


Ci alziamo dal nostro angolo che si è fatta mezzanotte. torniamo tutti al bar, tranne mimi che va a cambiarsi:dalla negligeè nera passa ad una più simpatica, per via delle sue morbide forme, catsuit rossa in rete con un invitante/provocante apertura sulla passera. Beviamo chiacchieriamo e poi ci salutiamo: per noi è giunta l'ora di dire "ok basta così" loro invece vogliono andarsi a divertire ancora un po'.
Prima di andare a dormire decidiamo per un giro di idromassaggio, bagno turco e sauna. Qui dove il sesso è il filo conduttore non c'è nemmeno il gusto di fare un pompino nel bagno turco: manca il brivido del "proibito", contrariamente al giro in SPA di qualche anno fa.
La strada verso la camera ci obbliga a passare nel trombodromo buttiamo un occhio qui e là per vedere se c'è qualcosa che ci ispira, ma troviamo solo i nostri nuovi amici in fondo al dungeon impegnati in una scopata da far concorrenza alle tre signore di prima.

Ma finiamo così, andando a letto come due vecchietti stanchi?
Eh no, stanchi di tutte quelle luci troppo soffuse ne accendiamo una un po' più forte dove concederci un ultima cara e vecchia pecorina con volti ben visibili e suoni ben udibili, ma solo a chi fosse abbastanza vicino, tipo nella stanza vicina.


sabato 4 luglio 2015

Scopiamo?

Ok il cinema è comodo, ma... du palle il porno!
Allora che si fa? Si tromba!

Svicoliamo per l'ennesima volta gli "In" in zona trombodromo sperando di non... beh ci siamo capiti. Di movimento ora ce n'è parecchio: la stanza sinnliches Orient è occupata da almeno 4 coppie, che tuttavia sembrano farsi ognuna i fatti propri: non vi nascondo che un po' l'ho trovato triste: almeno state vicini, fa un po' più "orgia".
Dai Dungeon, dove c'è un ampio spazio orgiastico come in sinnliches Orient e dalla Space Room, dove ci sono le altalene, giungono delle urla stupende: ho provato una sorta d'invidia e grandi fremiti a vedere le 3 signore sbattute con così tanta foga, e complimenti a lor signori che sanno tenere il ritmo.
Di fatto per me si tratta di una questione di "nostalgia": tanto è il tempo che sono "sparita" come A' Tuin's Lady tanto è il tempo che io e Sir non ci concediamo scopate sfrenate come quelle, quelle in cui i "ciak ciak" sono perfettamente giust'apposti agli " AHA, AHA" di timbro femminile.

 Le uniche stanze libere sono l'altare dell'amore, scomoda oltre ogni modo, fa davvero ara sacrificale, e la stanza del caminetto, triste per la verità.
Ok che si fa?
Ma è naturale, si tromba in bella vista!
Nel corridoio  sulla curva che porta alla piscina e ai dungeons da una parte e ai trombodromi dall'altra, c'è una sorta di finto salotto: 3 divanetti a 2 posti uniti tra loro da un materasso. Ecco quello è il nostro posto.
Si tratta di una semplicissima scopata famigliare "in posizione canonica io sotto e tu sopra" con le dovute variazioni, ma niente che valga la pena raccontare come prestazione. Però le variazioni della posizione hanno permesso di guardarsi attorno e cogliere le reazioni degli altri. Accidenti alle urlatrici, avevamo una concorrenza troppo forte! Scherzi a parte, (ma non troppo) di fatto la maggior parte delle coppie osserva ma sta sulle loro: non si fermano nemmeno a guardare.

Il tempo di riprendere fiato e poi un giro di idromassaggio giusto per coccolarsi, ma solo coccolarsi perchè il regolamento del club vieta il sesso sia in piscina che nell'idromassaggio per ovvie questioni igieniche.

E si sono fatte le 22.30 quando ritroviamo i nostri nuovi amici.

giovedì 2 luglio 2015

gruesse aus Koln!


Foto rubata nel camerino di prova. Che dite della possibile nuova mise per il prossimo giro allo swing club? Non si vede ma è dotata di reggicalze incorporato e maniche a sbuffo.

martedì 30 giugno 2015

Fuck the backrow!!!

E noi che si fa fino alle 22 ?

Di nuovo buffet e giro al bar per una birra. Ci si guarda intorno. Tanti, tanti MA TANTI chiacchieroni in vestiti più o meno ridicoli, sembra un classico happy hour alla milanese ma con meno metrosexual e le solite "ce l'ho ma non te la do". Di fatto pensando alle nostre cene con Slove, MrC, la Gatta e GQ il piacere delle chiacchiere smaliziate ci è ben noto.

dicevo: e che si fa fino alle 22? Ma si va la cinema!
Non scherzo, c'è anche il cinema, 20 posti a sedere, platea trombabile, e film rigorosamente porno e di coppia, o almeno quelli che abbiamo visto noi.

Ci andiamo a letteralmente a Svaccare lì: La stanza del caminetot è triste, l'altare dell'Ammore è scomodo e il cinema è l'unico comodo e libero per farsi i cazzi propri non necessariamente scopanti.
Ci sediamo nell'ultima fila e da bestiacce quali siamo anzichè lasciarci ispirare dal pornazzo girato in funivia, lo commentiamo demolendolo, e realizziamo che l'unico vero film da far girare è lui: The Rocky Horror Picture Show.  Perchè? Perchè è un inno all'anticonformismo e alla libertà sessuale.
Mentre siamo lì a cantare la colonna sonora del Rocky arriva una coppia che si siede la fila davanti a noi e fanno una cosa che a me fa tenerezza, come se li vedessi con 50 anni in meno in un cinema qualunque: lei gli fa una sega mentre guardano il pornazzo. A me è partito l'embolo romantico: lo fanno perchè è una cosa loro, perchè facevano così prima di sposarsi,quando erano costretti ad obbedire a certe regole della società. Sir,più pragmatico più o meno come una ricciola sbattuta in faccia realizza che "sono lì per tirarglielo duro".
Rimango aggrappata al mio sogno romantico, finchè non se ne vanno e noi riprendiamo a fare quello che stavamo facendo: cantare la colonna sonora del rocky con tutta la clack.



LET THERE BE LIPS!

Michael Rennie was ill, the day the Earth stood still, but he told us where we stand. ON OUR FEET!

And Flash Gordon was there, in EDIBLE silver underwear. KINKY!

Claude Rains was the invisible man. BUT HE DIDN’T SHOW UP (or WHO’S CLAUDE RAINS?).

Then something went wrong, for Faye Wray and King Kong, they got caught in a SEXUAL celluloid jam. YEAH JAM!

Then at a deadly pace, it came ON JANET’S FACE! from outer space. And this is how the message ran… FREEZE!

As the stars names are revealed on the screen, the following lines should be used:

ANOTHER HELPING OF CURRY PLEASE! (for Frank)

SLUT! (for Janet)

ASSHOLE! (for Brad)

WHAT’S YOUR FAVORITE COLOR? (for Magenta)

WHERE DO YOU GET YOUR DRUGS?

KISS ASS!

UGH!

EDDIE EDDIE! (for Eddie)

CHUCKIE GREY, HE’S OKAY, BUT HE’S GOT NO FUCKING NECK!

CHORUS:
 Science fiction – double feature,
 Doctor X will build a creature.
See androids fighting
Brad and Janet.
 Anne Francis stars in Forbidden Planet.
 Oh, oh, oh, oh…
 …at the late night,
 double feature, picture show.

 I knew Leo G. Carrol, was over a barrel, when tarantula took to the hills. LICK THOSE LIPS!

And I really got hot, when I saw JANET’S TWAT Jeanette Scott, fight a Triffid that spits poison and kills. WHAT THE FUCK IS A TRIFFID?

Dana Andrews said prunes, gave him the runes THEY GAVE ME THE SHITS! and passing them used lots of skills. YEAH SKILLS!

But when worlds collide (BOOM), said George Pal to his bride, I’m going to give you some SEXUAL terrible thrills. Like a…

CHORUS:
 Science fiction – double feature,
 Doctor X SEX, SEX, SEX!
 will build a creature.
 See androids fighting AND FUCKING AND SUCKING ON.
Brad and Janet (singing along: BRAD AND JANET).
 Anne Francis stars in WHAT’S YOUR FAVORITE MOVIE? Forbidden Planet. Oh, oh, oh, oh…
 …at the late night, double feature, picture show.
 I wanna go, oh, ho, ho…
 …to the late night, double feature, picture show
, By RKO. RK WHO? Oh, ho, ho…
 …to the late night, double feature, picture show.
 WHAT’S THE BEST PLACE TO FUCK? In the back row. FUCK THE BACK ROW! 
 Oh, ho, ho… …to the late night, double feature, picture show.


 Se non la capite, usate google translate.
E poi iscrivetevi al british council.

domenica 28 giugno 2015

ja gerne!

Mangiare, se fatto nel dovuto modo, può essere eccitante.
Così col friccicorio addosso decidiamo di andare a fare un giro per vedere se c'è un po' più di movimento e c'è!
Eccoci di nuovo in sinnlicher Orient: ci sediamo da spettatori, senza essere invitati, ma in un angolo a guardare una coppia indaffarata. Lui ha un bel corpo, non scolpito da palestra, ma nemmeno inflaccidito dalla scrivania; lei è morbido burrosa, da perdersi tra le sue curve: più la guardo e più desidero di poterla pastrugnare tutta.
Ci sediamo mentre lui le stringe tra le dita il clitoride e lei sussulta.
Poi lo lascia le gioca un po' con le grandi labbra. La luce è piuttosto soffusa, ma si capiscono bene i gesti a cui sono legati i sospiri più intensi. E' un continuo cambio di gioco labbra clitoride penetrazioni più e meno profonde seguiti da gemiti diversi: il suo godimenti è gioia per chi sta ad ascoltarla, o almeno è così per me. Anche per Sir, di fatto. Il pisello si desta e non mi va di farlo sentire da solo, così lo tengo in mano.
La burrosa mugola intensamente per tre volte, poi si alza di scatto, e gliela sbatte in faccia: oddio temo che lo soffochi, ma no, si china e inizia un 69 che pare essere una gara a chi tra i due geme più forte e più frequentemente. Che spettacolo che sono!
Passano un po' di tempo in questo modo, poi è di nuovo lei a spostarsi per alternare una tecnica mista pompino-mano e schiaffi sulle palle. Ad ogni schiaffo lui sussulta ed anche il cazzo sembra saltare sull'attenti. Mi aspetto che ormai lo faccia venire, ma no, si sdraia e lui ritorna alla carica verso la bernarda completamente rasata di lei.
Si sussurrano qualcosa nell'orecchio, e lui ci chiede se siamo fumatori, al nostro no chiede se ci vogliamo unire.
Acconsentiamo con gioia e ci avviciniamo.
Un minimo di presentazione, giusto per dire che io "parlo poco tedesco" e chiederci il significato dei braccialetti luminosi, per avvisarci che alle 20 dovevano "assentarsi" per un massaggio di coppia e per chiedere se a lei facessero piacere le mie attenzioni.
"Ja gerne!" con un sorriso di viva sorpresa e contentezza per aver trovato un'altra bisex, Gioia e contentezza altrettanto condivisa dalla sottoscritta. Ci abbracciamo e ci baciamo dimenticandoci dei signori e dedicandoci a scoprire il corpo l'uno dell'altra, in tutte le pieghe e in tutte le curve. ah sublime poesia del corpo femminile!
La invito a sdraiarsi ed inizio a baciarle l'interno cosce, incamminandomi verso la patata già stropicciata. Una cosa da poco, giusto per conoscersi, perché subito dopo arriva da me il di lei marito che mi gira sulla schiena e si da da fare con la mia bernarda. Decisamente meglio dell'anonimo ma nemmeno lui capisce che sono arrivata all'orgasmo finché non gli dico che ho bisogno di una piccola pausa, allora capisce. Il signore ha molto desiderio, mi sbatte il cazzo praticamente ovunque, fortunatamente non in figa giacché non era adeguatamente "vestito". Mi accorgo che Sir era anche lui impegnato a godere delle mani e della bocca della mia nuova amica, ma sono quasi le 20: purtroppo non c'è tempo per andare avanti. Ci prendiamo tutti quanti un momento di relax e chiacchiere e mettersi d'accordo per rivedersi alle 22 dopo il loro massaggio.

giovedì 25 giugno 2015

Vieni, ti aspetto.

vieni amico mio, torniamo a chiacchierare come una volta. Lasciamo stare tutto quello che conosciamo del nostro reale, e perdiamoci di nuovo nel mondo delle chiacchiere scritte ma sussurrate sulla pelle,dei baci furtivi trattenuti il tempo giusto, delle leccate lungo il tuo cazzo, dei morsi interno coscia da far sussultare, delle scopate lente succhiandomi la lingua secondo l'ispirazione di un poeta scopatore.
Vieni, ti aspetto.

intervallo vogue e gambero rosso

L'inglourious soffocone, mi ha lasciato letteralmente la bocca asciutta, così si rende necessario un passaggio al bar. La reception è raramente vuota: arrivano facce nuove seguiti da interessanti fondo schiena, forse più delle facce stesse.
Non c'è ancora molta movida: anzi un po' mi preoccupo perchè a parte l'elicotterabile e l'anonimo, continuiamo ad incappare negli IN e nei lunghi: no non sono una coppia di molto alti, ma hanno come caratteristica di avere il viso lungo equino, e sebbene più gradevoli degli IN (non che ci volesse molto, anche i gargoyle di pietra del bier-garten lo erano!) sembra che preferiscano chiacchierare più che fare.
Noia.  E se facessimo un giro per i fatti nostri?
Il club è pieno di "trombodromi": dark room, space room, liebes altar, sinnliches orient; tra questi  scegliamo "wild west": diciamo che Sergio Leone avrebbe molto da ridire, ma ci accontentiamo del fatto che il "letto", ambientato tipo fortino dei Forti di Forte Coraggio è largo per benino. Una scopatina, senza infamia e senza gloria, giusto per rimarcare il territorio (già che si parla di wild west...) sperando in compagnia ma niente: una cosa come dire "canonicamente famigliare" giusto per arrivare all'ora di cena: le 18.
Mi aggiro al buffet, sui miei zocco-trampoli, muovendomi lentamente, mettendo i piedi l'uno davanti all'altro, facendo ondeggiare a colpi secchi la mia negligée. Destra-sinistra-destra. No non si può camminare come un bagonghi in certe situazioni. Nemmeno con tuo marito che ti conosce come " la solita minestrina" puoi permetterti di presentarti male. Pare che riesca ad attirare qualche sguardo, anche di una signora che per la verità ammira i miei zoccoli più che il mio culo.
Il buffet si popola di personaggi che non avevamo ancora visto: ci sono "quelli che sembrano essere a casa", quelli che si salutano come si conoscessero da una vita, quelli che sembrano buttati lì per caso e non sanno nemmeno perché ci sono, quelli che uno dei due lì non vorrebbe nemmeno esserci, e quelli "strani" che attirano l'attenzione per i dettagli come la maglietta del motoclub. Ci sono anche coppie che spiccano per le loro peculiarità, come "i vecioti" che escono dai dungeon mutande alla mano, o gli " accoppiati" mutanda rosa fluo di lui, con lacci degli stivali di lei. Vedo anche delle cose ignobili come le mutande di rete da uomo, ma ammetto sono un capitolo che cancellerei volentieri dai miei occhi e dalla mia memoria. Signori perdonatemi ma preferisco un culo maschile ben vestito che a certi abbigliamenti "sexy".
Di sexy per la verità ne vedo poco: domina il nero come colore. Poco rosso e pochissimo altro, anch'io sono in nero (però è seta e la mia pelle è chiarissima) tra le signore qualche mise è intrigante, altre decisamente da "marciapiede", come la tipa in fucsia, ma tra i signori, davvero è desolante: dai 2 ragazzi sui trenta che erano vestiti da YMCA maglietta e mutanda francese nera (esattamente come l'anonimo) ai signori dai 45 in su con magliettine stretch lurex e rete che lasciavano intendere un bel fisico da birra. a mio parere era meglio se gli uomini fossero andati in giro tutti nudi o con accappatoio: almeno s'evitava il ridicolo mascherato da sexy. Vincono però su tutti il tizio col kilt, originale quanto quello con la maglietta "sons of arthritis, ibuprofen chapter" e, ovviamente, Sir in versione Honolulu pig.
Tacchi, per le signore ovviamente, se ne vedono pochi. Le più "svettanti" a parte la tizia in reggiseno e mutande che era alta di suo, eravamo io e la signora in fucsia. Altre tacchi poco vertiginosi, uno sproposito di infradito e ciabatte da piscina: da cartellino rosso.

Dicevamo che mi aggiro al buffet camminando lentamente: se per il momento la movida non è un granchè, almeno mi soddisfo il palato prendendo di tutto il minimo, giusto per conoscerne il sapore. Ci sono piatti freddi e caldi da capogiro: tutto in bocconi minuscoli o al massimo da dividere in 2 pezzi, in modo che la bocca sia piena  ma non esageratamente, in modo che le labbra possano chiudersi con delicata eleganza attorno alla forchetta. bocconi che sembrano fatit apposta per incantare il commensale mentre si mangia, fatti apposta perchè mangiare sia un atto erotico non una necessità, ma attorno a me, vedo che questo sublime messaggio non viene colto. Soli al tavolo, sarà Sir la mia unica vittima.

(continua Domenica)

lunedì 22 giugno 2015

se l'avessi saputo...

... mi sarei evitata un pompino.

Dicevo? Ah si che sarei passata all'azione.

Così dalla piscina, dove tutti comunque sembravano fin troppo in fase relax, ci "rivestiamo": io con una negligee nera di seta e i miei tanto ricercati e amati zoccoli; Sir con una camicia hawaiana e i suoi boxer col maiale davanti e la coda a ricciolo dietro: magari poco sexy, ma mi fa ridere e questo è quello che conta. Ci spostiamo su uno dei tanti divani lungo il "corridoio dell'Ammore" , quello che da accesso a varie stanze a tema, e ritorniamo indietro di 20 anni nel nostro vissuto personale ritrovandoci a fare pomicio selvaggio su un divano di pelle.
Siamo fortunati passa di lì una coppia che avevamo già notato prima, soprattutto per la "lei" minuta, in auto reggenti nere ipercorpenti, bra, perizoma e camicetta trasparente, tutto rigorosamente nero. Lui, insignificante nel suo abbinamento  anonimo t-shirt e mutanda nera (capite perchè preferisco le camice hawaiane e le mutande col porcello?) .
Lei, da elicottero e strapazzo.
Lui.... " scusa non è che ci andresti a prendere da bere?"
Però abbiamo voglia di giocare e ci si accontenta: 1 su 2 è un buon punteggio se ripenso agli "IN": lui in latex nero su pancia simil gravidanza, lei in latex rosso su una stazza da lottatore di sumo (e non esagero) con ciabatta tipica tedesca e una faccia da funerale. In-guardabili, in-desiderabili, in-toccabili, in-scopabili. Mi chiedo se si saranno accorti che li evitavamo come la peste.
Comunque dicevo che abbiamo voglia di giocare. Ci passano davanti l'elicotterabile e l'anomimo, osservandoci: io sono in posizione ottima per notare il tutto, e vedo entrano nella "dark room", il trombaio più buio che ci sia ed in comunicazione col la "Sinnlisches Orient" dalle tonalità rosse, più luminosa e ampia dove ci dirigiamo passando appositamente accanto a loro.
Dal essere solo noi 2 al essere in 4 il passo è breve: si affaccia l'animo, un sorriso e un cenno d'invito per ritrovarsi vicini. L'elicotterabile va subito da Sir; uno scambio immediato senza troppi tentennamenti: ed io che pensavo a fare una scopata in compagnia e basta. e senza , come dire, carezze o sorrisi di complicità, forse tutto un po' meccanico. Mi ritrovo in men che non si dica sotto l'anonimo col la sua lingua in bocca, niente carezze come dicevo, e un suo dito nella  figa che va avanti ed indietro un po' furiosamente senza arte ne parte. Non mi lamento, c'è di peggio e sicuramente c'è di meglio (ebbene Mon Ami 1 avresti da fare scuola!) vengo, non lo capisce ( per chi ha avuto il piacere sa che è difficile non accorgersene) e lo allontano con gentilezza. Forse l'elicotterabile l'ha portato lì per fargli imparare l'arte della masturbazione femminile o quantomeno per far pratica e migliorare.
Mi dedico a lui.
prendo in mano "la situazione", gli guardo il pisello, un pisello NRDR (nessun referto da repertare, insomma nulla che sia degno di nota) glielo accarezzo, forse un po' troppo freddamente come se fosse un dovere, quando avrei voglia di godermi ancora un attimo il piacere del mio orgasmo. appena un paio di carezzo delicate prima di prenderlo in bocca, delicatamente lentamente.  Nemmeno in bocca quel cazzo mi dice qualcosa: letteralmente non mi dice un cazzo. Però è una questione "do ut des" e non posso esimermi. Con delicatezza, faccio scorrere al bocca con delicatezza sul suo cazzo. inarco il collo di tanto in tanto di quel poco che serve per spingere il glande sul palato e stringerlo con la lingua. sento poca risposta, forse è uno di quelli "silenziosi". Rallento, accelero, succhio, mi aiuto con le mani, alterno i giochi di bocca mano lingua e denti, ma nulla nemmeno un mezzo sospiro: inizio a dubitare di non saper fare più i pompini. e gli si smoscia. Mi sale la frustrazione per un centesimo di secondo poi colgo la palla al balzo e lo lascio perdere: mica sono pagata per farlo venire: se gli si smoscia....   Sarà poi Sir a tradurmi che l'anomino era in imbarazzo così non ce l'ha fatta a concludere. L'anonimo che ha accettato l'invito ad unirsi a noi, nessuno lo ha forzato.
Abbandono l'anonimo che cerca di fare conversazione con me in un tedesco incompresibile ed un inglese risicato, per  dedicarmi ai capezzoli dell'elicotterabile. Ha quelle che io chiamo "tettine primavera", quelle che senza reggiseno bucano le magliette al primo alito di vento frizzante in primavera. Sir si sta dedicando con estrema maestria ( scusate ma lo devo lodare un po' altrimenti chi lo sente!) alla di lei bernarda, mentre le sfioro i capezzoli: qualcosa di delicato che non sia troppo invadente: di fatto non so se gradisce le mie attenzioni. E di fatto è così: l'anonimo mi dice SOLO dopo che l'elicotterabile mi ha allontanata che non gradisce affatto le attenzioni di una donna.
L'elicotterabile ansima e si dimena: Sir non si accorge che l'ha fatta venire tre volte ( lo capisco, porello io l'ho abituato a pannelli luminosi lampeggianti, emh sonori, in confronto!) e allontana alla fine Sir dalle sue gambe.
Io scopro che Sir ha già dato in tempi da Speedy Gonzales per.... un sacco di fattori scopogeni: voglia arretrara, eccitazione del momenot, l'elicotterabile che aveva il suo perchè...

Ecco se avessi saputo che l'elicotterabile era strictly-etero, beh l'inglourious pompino me lo sarei evitata facendomi la mia cara buona vecchia minestrina riscaldata.

venerdì 19 giugno 2015

ciak e...

Azione!

Ma andiamo con ordine.

Questo fine settimana Sir, ha deciso di compiere un nuovo giro di boa e scartate le opzioni Parigi  (cara ammazzata) o immersioni (tristo laghetto dalle acque gelide), per festeggiarlo, abbiamo scelto di andare in uno swing club, o club per coppie.

Cercando in rete, ne abbiamo trovato uno ad un paio d'ore di distanza da qui, con passaggio in mezzo a quello che è definito " l'inferno verde": il Nürburgring. Il paesaggio vale davvero la pena. Arriviamo poco dopo le 14, orario d'apertura, ed insieme a noi arrivano le prime coppie decisamente troppo diverse tra di loro per poterne dare una definizione tranne quella di "coppia etero". L'accoglienza è meravigliosa: famigliare, per nulla fredda o maliziosa, ma semplicemente complice e consapevole, il miglior cocktail per mettere a proprio agio chi, come noi, era lì per la prima volta.
Dopo aver preso possesso della camera ed aver espletato alcune faccende, ci presentiamo per un tour della struttura e due chiacchiere sulle poche regole del club: abbigliamento sexy dopo le 18, un no è un no, preservativi, lubrificanti e asciugamani sono a libera disposizione per la "nostra" sicurezza. Nulla che non sia presente sul loro sito e che noi non si abbia già letto.
Scopriamo anche che ci sono dei braccialetti luminescenti, che costituiscono un codice muto per esprimere le proprie preferenze, dal non volere contatto fisico a sesso completo ed eventualmente bisex, ma solo tra donne. Scopriamo qualche ora più tardi che siamo gli unici due pirla ad indossarli.

Lasciati soli, decidiamo di partire dalla zona relax, che è anche la zona nudista. E mi sento in paradiso! poche persone ma tutte nude, con le loro forme da persone normali, che se la scorrazzano per il giardino o si crogiolano al sole o si fanno 2 bracciate in piscina (non si tromba in piscina!) come se stare nudi fosse la cosa più normale di questo mondo!
Sono eccitatissima all'idea di condividere la mia nostra passione per la sessualità, ma c'è un enorme ma: il mio tedesco è troppo scarso per poter incominciare ed intavolare una discussione, e Sir che sarebbe madrelingua ha ( da sempre) la capacità socializzativa di un monolite. Ebbene, non mi rimane che fare una cosa: passare all'azione.

(continua...) 

martedì 16 giugno 2015

A' Tuin' s Lady's style.

Non trovate che siano adorabili?



Per la cronaca, quando dicono che le scarpe italiane sono le migliori è vero! questi me li sono fatti psedire da un negozio italiano, perchè qui in Germania si trova solo roba che farebbe passare la voglia di figa anche a Berlusconi!

domenica 31 maggio 2015

Fantasie Pericolose

Cosa sono le fantasie pericolose?  Se parlate con me A'Tuin's Lady in arte Pamela callipigia all' anagrafe tutt'altro , le fantasie pericolose non sono certo quelle bdsm, ne il bondage ne tanto meno le pratiche estreme che quelle non rientrano nemmeno nella categoria ma sono semplicemente delle cazzate pazzesche.
Le fantasie pericolose sono altre. Sono quelle in grado di farti venire il crampo alla bocca dello stomaco solo pensando all' oggetto del desiderio all'opportunità da una sola notte che sai essere al limite dell'impossibile che significa impossibile (ma mai dire mai) .
Stiamo tornando in Italia x un pezzo trasloco, (a proposito non è carino offrirsi x aiutare e poi nemmeno rispondere alle mail)  e penso alla vaga e remota possibilità di incrociare il papà D. quello a cui avrei dato una ripassatina e mi sarei fatta dare una ripassatina molto volentieri. Ma ciò non é accaduto perché sono una lussuriosa, una brava con le parole scritte ma non una cacciatrice tanto più se l' oggetto del desio é un compaesano in un paesuccolo di 3000 anime dove chi non va a messa é guardato con diffidenza (io ad esempio). Quindi del papà D. mi sono dovuta accontentare dei brividi ogni volta che ci siamo incrociati, della sua gentilezza le poche volte che abbiamo parlato. È stato uno dei primi che ho salutato sperando quanto meno in un caffè insieme, ma sarà stata la fretta del mattino, o il disinteresse x me che il caffè non c'è stato.
Intanto svolgo e riavvolgo nella mia mente con quel pathos adolescenziale l' ultimo film; dirgli a quattr'occhi che ho sperato molto che ci potesse essere un occasione da una sola notte e godermi quantomeno una faccia stupefatta. Se potesse accadere davvero e mi rispondesse "anch'io"  sarebbe  quel troppo da farmi stramazzare al suolo.

venerdì 29 maggio 2015

Cercando...

cercando un modo per passare un compleanno, scartata la gita a Parigi per i costi proibitivi capitiamo su un sito che recensisce locali per scambisti, e da indicazioni per i neofiti su quali sono le possibili posizioni sessuali...

Buona lettura :) (Cliccate anche i link in fondo alla prima pagina).

Si parte con il sesso di coppia